Il bonus condizionatori è stato prorogato fino al 31 dicembre del 2022 dalla nuova Legge di Bilancio. Scopri se e come puoi richiedere lo sconto fiscale.
L’estate è iniziata in maniera sicuramente più drastica di come ce la aspettassimo: l’eccessivo caldo di queste settimane ne è la dimostrazione. Purtroppo, però, non tutti riescono a ripararsi al fresco della propria casa. Tramite il bonus condizionatori, questo problema potrebbe svanire una volta per tutte.
Il bonus condizionatori, incluso nell’ecobonus o nel bonus ristrutturazioni, permette di detrarre dalla dichiarazione dei redditi l’acquisto di un nuovo condizionatore. L’incentivo è stato introdotto nella prima volta nel 2019, ma è stato prorogato fino al 31 dicembre del 2022 dall’ultima Legge di Bilancio. Vediamo nello specifico come funziona, quali sconti sono applicabili, chi può richiederlo e come.
Agevolazioni e sconti applicabili
Il bonus condizionatori consiste in un’agevolazione fiscale per chiunque (talvolta anche imprese) sia in presenza di una ristrutturazione edilizia che senza ristrutturazione. Nel primo caso rientrerebbe nelle operazioni previste per il superbonus 110% oppure l’ecobonus, mentre nel secondo caso è possibile usufruire dello sconto soltanto se si intende sostituire il vecchio impianto di climatizzatore con un condizionatore ad alta efficienza energetica.
Dunque, le opzioni sono le seguenti:
- con la ristrutturazione edilizia la detrazione fiscale è pari al 50%, per un tetto massimo di spesa pari a 96.000 €. Questa detrazione vale anche se il condizionatore acquistato non è ad alta efficienza;
- senza ristrutturazione edilizia solo se si intende sostituire il vecchio impianto di climatizzatore con uno nuovo ad alta efficienza energetica. In questo caso, lo sconto è pari al 65%, con un tetto massimo di spesa di 46.154 €;
- detrazioni al 65% con l’installazione di condizionatori con pompa di calore ad alta efficienza che sostituiscono integramente l’impianto di riscaldamento precedente. Questa detrazione vale anche per uffici e negozi (detrazioni IRPEF o IRES). Lo scopo, in questo caso, è proprio quello di garantire un notevole risparmio energetico grazie ad apparecchi di nuova generazione;
- detrazioni al 50% se si effettuano interventi di ristrutturazione edilizia straordinaria che includono l'acquistano di mobili e/o grandi elettrodomestici con classe A+, alias bonus casa o ristrutturazioni. Questo tipo di agevolazione vale sia su singole abitazioni che per i condomini.
Limitazioni
Il bonus condizionatori non equivale ad un importo fisso, ma variabile in base alla tipologia di intervento effettuato e dai vantaggi ottenibili in termini di efficienza energetica dopo l’installazione. Per quanto riguarda le quote massime detraibili, vi invitiamo a consultare quelle precedentemente elencate, in quanto variano di caso in caso.
Tuttavia, è fondamentale tenere bene a mente che per usufruire del bonus non c’è soltanto una limitazione economica, ma anche temporale. Difatti, nel caso di concomitanza con altri bonus, la detrazione può essere richiesta soltanto da chi inizia l'intervento di ristrutturazione edilizia dal 1° gennaio dell'anno precedente a quello dell'acquisto del condizionatore. Se abbiamo intenzione di applicare lo sconto per il 2022, allora la ristrutturazione deve essere necessariamente iniziata da almeno il 1° gennaio 2021.
Come richiedere il bonus?
Considerando che l’ISEE non è necessario, chiunque, a prescindere dalla situazione economica, può richiedere il bonus condizionatori. Lo sconto si può ottenere in due modi: direttamente al momento dell’acquisto o, successivamente, con la dichiarazione dei redditi (sia col modello 730 che il modello Unico).
La dichiarazione delle spese non deve essere fatta in una sola dichiarazione, ma deve essere suddivisa in dieci anni. Dunque, è necessario conservare la documentazione dell’acquisto per poter dimostrare che si ha diritto all’agevolazione.
Per poter usufruire del bonus va compilata la documentazione apposita da recapitare in via telematica all’ENEA, ovvero l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
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